L'Italia sta vivendo un significativo invecchiamento demografico. Al 31 dicembre 2022, la popolazione è scesa a 58.997.201 residenti, evidenziando una flessione di 32.932 individui rispetto all'anno precedente. Questa tendenza è dovuta non solo a un calo naturale ma anche al “saldo migratorioâ€.
Per calcolare il calo naturale della popolazione italiana al netto del “saldo migratorioâ€, dobbiamo quindi sottrarre l'aumento dovuto al saldo migratorio (+229.000 unità ) dal calo totale della popolazione (-32.932). Quindi, il calo naturale della popolazione italiana, senza considerare l'impatto del saldo migratorio, sarebbe stato in diminuzione di 261.932 unità .
Le previsioni demografiche dell'Istat per il futuro della popolazione italiana indicano un trend di decrescita e invecchiamento. Secondo le stime aggiornate al 2021, la popolazione italiana, che era di 59,2 milioni all'inizio del 2021, è prevista scendere a 57,9 milioni nel 2030, a 54,2 milioni nel 2050 e ulteriormente a 47,7 milioni nel 2070. Queste previsioni riflettono non solo una diminuzione della popolazione complessiva ma anche un cambiamento nella sua composizione età .
L'età media della popolazione italiana, che è attualmente di 46,4 anni, con le donne che registrano un'età media di 47,8 anni e gli uomini 44,9 anni, tenderà a crescere nel tempo. Inoltre, il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050, evidenziando un invecchiamento significativo della popolazione.
Questo progressivo invecchiamento è un fenomeno che richiede un'analisi approfondita, specialmente per le sue ripercussioni sul tessuto economico e imprenditoriale del Paese con conseguenze rispetto all’attività richiesta agli operatori economici del settore M&A in Italia.
L'invecchiamento della popolazione italiana si riflette direttamente sull'età degli imprenditori delle PMI a conduzione familiare, che costituiscono una parte significativa dell'economia italiana. Le PMI, in particolare quelle familiari, sono il motore dell'economia italiana, con un'alta percentuale di esse guidate da imprenditori di età avanzata.
L'Osservatorio AUB (AIDAF, UniCredit, Bocconi) ha condotto un'analisi dettagliata delle strutture di governance delle aziende familiari italiane. Secondo i dati dell'Osservatorio, le aziende familiari con un fatturato superiore a 20 milioni di euro rappresentano il 65% del totale delle imprese italiane.
Tale percentuale però supera addirittura l'85% se consideriamo tutto lo spettro delle PMI italiane.
https://aidaf-ey.unibocconi.eu/it/osservatorio-aub/xiv-edizione-dellosservatorio
Questa situazione presenta sfide uniche, in particolare per quanto riguarda il passaggio generazionale e la continuità aziendale.
Per i consulenti di M&A, questo scenario di invecchiamento demografico rappresenta una duplice opportunità . Da un lato, vi è la necessità di affiancare le PMI in un processo di trasformazione e adeguamento alle nuove realtà demografiche e di mercato. Dall'altro, sorge l'esigenza di sviluppare servizi dedicati per facilitare il passaggio generazionale, necessario per consentire la “continuità †dell’attività .
Tra i servizi potenzialmente più richiesti segnaliamo:
In conclusione, il panorama demografico e imprenditoriale italiano sta offrendo per i consulenti di M&A una grandissima opportunità per sviluppare nuovi servizi e strategie per supportare le PMI italiane in questa fase di transizione cruciale.